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IL PROGETTO

Il comparto produttivo agricolo della Sabina è costituito da aziende medio-piccole operanti principalmente nel settore frutticolo ed in particolare nella cerasicoltura (Prunus avium). Nonostante quasi il 70% della produzione regionale si concentri in questa area, i sistemi produttivi utilizzati sono scarsamente competitivi sul mercato e spesso obsoleti. Una gestione agronomica poco all’avanguardia delle coltivazioni si traduce spesso in un difficoltoso controllo delle avversità biologiche e fitopatologiche, quasi sempre basato sull’impiego calendarizzato di pesticidi ad ampio spettro, la cui efficacia non solo non garantisce la risoluzione dei problemi ma rappresenta un rischio per l’ambiente e la salute dei consumatori.

Con il progressivo mutamento del clima, il Mediterraneo è divenuto un’area altamente sensibile sia alle invasioni di nuovi agenti ed insetti patogeni, sia all’acuirsi delle infestazioni di quelle già naturalizzate. La Sabina non fa eccezioni e specie di insetti dannosi quali ad esempio la mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata), la mosca del ciliegio (Ragholetis cerasi) e più recentemente la specie invasiva Drosophila suzukii rappresentano problematiche biologiche da arginare in modo puntuale e razionale, sia per evitare perdite economiche di singole aziende, sia per non propagare le infestazioni su tutto il territorio. Tra i fitofagi nuovi arrivati nel Lazio la cimice asiatica (Halyomorpha halys), emittero già tristemente noto per i danni ai fruttiferi del nord Italia, ad oggi costituisce un’emergenza anche per la frutticultura laziale.  Si pone quindi l’esigenza di rendere consapevoli gli agricoltori sulla necessità di aprirsi alle innovazioni: un cambiamento dei metodi di lotta risulta essenziale per avere produzioni salubri e sostenibili principalmente nel contesto generale di transizione ecologica.

Simodrofila è un progetto pilota per lo sviluppo di nuovi approcci, processi e tecnologie finalizzati ad accrescere la competitività e la sostenibilità nel settore produttivo agricolo della zona produttiva Sabina. Il progetto si configura come bacino di acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, gestionale e altro, allo scopo di favorire la produzione di piani, programmi e progettazioni che migliorino in modo significativo l’efficienza delle gestioni aziendali e/o la qualità delle produzioni.

L’idea progettuale si prefigge, nello specifico, di mettere a disposizione del sistema produttivo locale un sistema permanente di monitoraggio e “early warning” per i fitofagi chiave delle produzioni del territorio.

Simodrofila è articolato in tre azioni principali: implementazione di un sistema di monitoraggio avanzato integrato per la prevenzione e la sorveglianza delle principali specie di insetti dannosi ai frutteti della Sabina romana; selezione di cultivar di ciliegio e pesco con elevati gradi di resistenza ai fitofagi compatibili con adozione di misure di contenimento sostenibili; verifica dell’impatto dell’innovazione su ambiente, qualità alimentare e nutrizionale del prodotto.
L’attività di sostegno a questo progetto è finanziata dalla sottomisura 16.2.1 del PSR Lazio 2014-2020 nell'ambito del Regolamento (UE) n. 1305/2013 e ss.mm. e ii.

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